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Auction: Modern Art

19. June 2018, 6:00 pm

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Object

0437

Fortunato Depero*

(Fondo/Trient 1892 - 1960 Rovereto)

„Lettrice e ricamatrice automatiche (Mecanical female reader and embroiderer)“
1921/22
oil on canvas
75 x 100 cm
signed on the lower right: F. Depero (later, approx. 1924-26)

Provenance

private collection, Austria

Literature

cf. Depero futurista, exhibition catalogue Palazzo Bricherasio, Turin 2004, p. 63;
cf. Maurizio Scudiero, Depero. L'uomo e l'artista, Monografie, 2009, p. 219

The work has been registered "Archivio unico per il catalogo delle opere futuriste di Fortunato Depero" under the Archiv-no. FD-0542-DIP. Confirmation by Maurizio Scudiero, Rovereto, 26 February 2018, is enclosed.

Estimate: € 25.000 - 50.000
Result: € 79.100 (incl. fees)
Auction is closed.

"Una delle pochissime testimonianze del cosiddetto periodo futur-metafisico di Depero, di quest’opera l’artista ne realizzò almeno 4 o 5 versioni, in quanto richieste dai suoi collezionisti. Differiscono di poco in quanto Depero usava la tecnica rinascimentale dello spolvero, cioè del ricalco, e conservava gli spolveri di tutti i suoi lavori. La sovrapposizione in trasparenza con Photoshop conferma la conformità alle altre versioni conosciute, tranne piccoli scostamenti dovuti al ricalco impreciso. L’opera per segno, stesura del colore e “ideologia” (Depero non avrebbe realizzato un’opera simile dopo il 1923) appartiene ai primi anni Venti, mentre la firma fu apposta (come spesso accadeva) al momento della vendita, stimabile dal confronto con vari dipinti agli anni 1924-1926. Infatti, due delle altre versioni (più vicine al 1920) sono firmate solo “DEPERO” (senza la “F.”) in stampatello, che era la firma d’uso a quell’epoca (1920). E’ stata archiviata nella sezione “DIPINTI” del Catalogo Generale Ragionato delle Opere dell’Artista con il seguente numero d’ingresso: FD-0542-DIP" (Attestazione di avvenuta archiviazione, Maurizio Scudiero, Rovereto, 26 Febbraio 2018)

"Eines der ganz wenigen Werke aus der sogenannten futuristisch-metaphysischen Phase von Depero. Der Künstler fertigte zumindest 4 oder 5 Versionen davon, da diese Arbeit bei seinen Sammlern sehr viel Anklang fand. Die Werke unterscheiden sich wenig, da Depero die Spolvero-Technik aus der Renaissance anwandte, eine Durchpause-Technik, wobei er die Schablonen all seiner Arbeiten aufbewahrte. Die transparente Überlagerung mit Photoshop bestätigt die Übereinstimmung mit den anderen Versionen, bis auf einige kleine Unterschiede, die auf die Ungenauigkeit der Übertragung zurückzuführen sind. Das Werk ist in Bezug auf Zeichensprache, Farbauftrag und “Ideologie” (Depero hätte nach 1923 kein ähnliches Werk mehr realisiert) in den frühen Zwanziger Jahren anzusiedeln, wurde aber nachträglich signiert – was häufig geschah – und zwar zum Zeitpunkt des Verkaufs, was sich aus dem Vergleich mit verschiedenen Gemälden aus den Jahren 1924-1926 ergibt. Tatsächlich sind zwei weitere Versionen, die zeitlich näher bei 1920 sind, nur mit “DEPERO” in Großbuchstaben signiert (ohne das “F.”); diese Art der Signatur war zu jener Zeit üblich (1920)." (Auszug aus der Bestätigung von Maurizio Scudiero, Rovereto, 26. Februar 2018)